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PRODOTTI

ARTEMIDE

Da sempre Artemide ha sintetizzato nelle proprie collezioni forma e funzioni, innovazione ed efficienza, estetica, resistenza ed ergonometria, contribuendo così un nuovo modo di illuminare gli spazi e un nuovo concetto di design. Fondata nel 1959 da Ernesto Gismodi e Sergio Mazza, ha dei meriti che vanno al di là delle sue realizzazioni concrete, premiate con decine di riconoscimenti internazionali, con la presenza stabile nei musei di tutto il monso, con una consistenza di marchio e una riconoscibilità di prodotto elevatissima. Artemide ha il merito di avere contribuito alla nascita dui quel rapporto dialettico tra azienda e progettista che è la chiave del design italiano. Vico Magistretti, Richard Sapper, Michele de Lucchi, Ernesto Fassina, Ettore sottsass, Santiago Calatrava, Naoto Fukasawa, Ross Lovegrove, Karim Rashid: sono solo alcuni dei nomi che hanno incrociato l'azienda, che hanno lavorato nei suoi stabilimenti, che hanno collaborato a spingere l'illuminazione tradizionale lungo una strada che oggi approda ai led e alle sperimentazioni multimediali e multifunzionali.


ARTEMIDE - AGGREGATO SOSPENSIONE

Enzo Mari e Giancarlo Fassina

1976

Aggregato, lampada a sospensione di Artemide, in versione sospensione e sospensione a saliscendi con rosone in resina termoplastica e metallo testa di moro. Diffusore conico in metacrilato bianco o verde, in metallo grigio antracite, o sferico opalino bianco, tutti in due dimensioni. La lampada è disponibile con cavo fisso o saliscendi con contrappeso in resina termoplastica trasparente.


ARTEMIDE - AQUA CIL

Ross Lovegrove

2007

Famiglia di lampade da terra, tavolo, sospensione. Il concept prevede che la lampada rifletta internamente la luce artificiale prodotta, mentre le proprietà del diffusore in alluminio idroformato e trattato a specchio rispecchiano e smaterializzano l'oggetto.


ARTEMIDE - CABILDO

Eric Solè

2007

La luce indiretta modella il corpo lampada, esaltandone la forma sinuosa e conferendone un sorprendente aspetto di anello luminoso. Attacco parete e corpo lampada in alluminio pressofuso verniciato.


ARTEMIDE - CADMO

Karim Rashid

2006

Lampada da terra realizzata con un foglio d’acciaio avvolge e sprigiona nello stesso tempo una morbida luce, indiretta verso l’alto e diffusa lungo l’apertura verticale della lampada. Le due sorgenti luminose alogene per emissione indiretta ed emissione diffusa, sono gestibili separatamente.
Esiste, in edizione limitata e su ordinazione, anche in vetro soffiato nero.


ARTEMIDE - CAPSULE

Ross Lovegrove

2010

Come il nome stesso implica, è una capsula di luce che estrae una nuova forma dal processo di produzione manuale del vetro, per celebrare l’anniversario dell’Apollo e una nuova era di scoperta anche nel più semplice degli oggetti.” Materiali: diffusore in vetro soffiato acidato; supporto portalampada in gomma siliconica; nella versione fluorescente, disco porta-ballast in metacrilato opalino.


ARTEMIDE - CASTORE

Michele De Lucchi - Huub Ubbens

2003

Famiglia di lampade da tavoo, terra e sospensione; disponibili in quattro misure e, ulteriormente, in una versione "calice", sospensione e tavolo. Il design del diffusore sferico viene esaltato dalla presenza di uno stelo luminoso, dalla linea morbida e affusolata, che costituisce il dolce passaggio dalla luce intensa del diffusore alla zona d'ombra della struttura della lampada. Rosone e stelo in resina termoplastica, diffusore in vetro soffiato lattimo. Emissione di luce diffusa.


ARTEMIDE - CHIMERA

Vico Magistretti

1969/1970

Prodotto storico di Artemide, rieditata per la linea "Modern Classic", in due versioni, alt. 77 cm e 180 cm, con base in metallo verniciato bianco e corpo in matacrilato opalino bianco curvato a caldo.

"La semplicità la cosa più difficile del mondo" V. Magistretti


ARTEMIDE - CHOOSE

Matteo Thun

2006

Base in zama; struttura in metallo verniciato; diffusore orientabile in materiale termoformato accoppiato a un foglio di polipropilene serigrafato rosso o da carta pergamena.


ARTEMIDE - CUMA

Roberto Paoli

2010-2012

"Questo progetto vuole raggiungere un sano equilibrio, inteso come proporzione delle forme, e rapporto tra materia e tecnologia. Per disegnare una forma che non fosse tale ma che diventasse sostanzialmente l’abito della luce, sono ricorso alla geometria pura: due piani che si incontrano nello spazio, disegnano una linea e nient’altro". Materiali: struttura in alluminio verniciato, schermo in materiale termoplastico stampato ad iniezione.


ARTEMIDE - DALU'

Vico Magistretti

riedizione 2005

Dalù, progettata nel 1969, fabbricata a mano e stampata in un pezzo unico è divenuta nel tempo una lampada-culto di grande pregio. Dalù viene riproposta da Artemide sempre in materiale termoplastico stampato, esprimendo lo stesso spirito degli anni sessanta vissuto però nel nostro tempo.


ARTEMIDE - DEMETRA

Naoto Fukasawa

2012

Base, testa e bracci in alluminio verniciato. Bracci mobili e testa orientabile.


ARTEMIDE - DINARCO

Carlo Forcolini - Giancarlo Fassina

2011

Lampada da parete. Materiali: corpo in alluminio verniciato; supporto parete in alluminio pressofuso.


ARTEMIDE - DIOSCURI

Michele De Lucchi

1999

Lampada da parete/soffitto coordinata con la versione da tavolo.
Disponibile in quattro dimensioni. Il grado di protezione Ip65 la rende idonea all’utilizzo anche in esterno. Materiali: base in resina termoplastica; diffusore in vetro soffiato acidato. Colore: bianco. Emissione di luce: diffusa.


ARTEMIDE - DORIDE

Karim Rashid

2009

“La sua silhouette è come un leggero tratto di penna, una morbida onda fluttuante, un gesto fluido che cambia al variare della luce, una forma zoomorfica che descriverei come digital nature.” Materiali: base in acciaio; struttura in metallo idroformato; griglia frangiluce antiabbagliamento in materiale termoplastico.


ARTEMIDE - ECLISSE

Vico Magistretti

1967

Ospite illustre delle collezioni dei maggiori musei internazionali, vincitrice del Compasso d'oro nel 1967, la piccola Eclisse è stata progettata da Vico Magistretti nel 1966 e messa n produzione l'anno successivo. E' una lampada da tavolo che permette di regolare l'intensità luminosa con il movimento di due sfere giustapposte che ruotano sull'asse verticale simulando la chiusura di una palpebra.


ARTEMIDE - EGLE

Michel Boucquillon

2008

Lo stelo è orientabile in tutte le direzioni tramite uno snodo sferico posto sulla base. Il diffusore, dotato di una lente concentrante, ruota di 360° sulla verticale, permettendo numerose posizioni di puntamento del fascio luminoso. Quando il diffusore è orientato verticalmente verso il basso, la base funge da riflettore. La forma leggermente concava della base permette di utilizzarla come portaoggetti. Materiali: base e diffusore in zama cromata o verniciata; stelo in acciaio.


ARTEMIDE - EMPIRICO

Karim Rashid

2011

Lampada a sospensione. Materiali: struttura in alluminio verniciato, diffusore in polietilene neutro stampato in tecnica rotazionale, finitura opalina lucida.


ARTEMIDE - EURIALO

Pio e Tito Toso

2008

Lampada da parete, disponibile nelle versioni alogena, fluorescente o a ioduri metallici. Materiali: lamiera di alluminio stampato, verniciato o spazzolato.


ARTEMIDE - FATO

Giò Ponti

1969

Lampada da tavolo o parete; in realtà più una scultura che una lampada, che gioca con gli effetti di chiaro scuro all'interno di una struttura in lamiera pegata, saldata e smaltata bianca. Quest'opera di Magistretti da un lato rievoca geometrie tipiche degli anni Sessanta, dall'altro ricorda le atmosfere metafisiche dei quadri di De Chirico.


ARTEMIDE - FLORENSIS

Ross Lovegrove

2013

La testa della lampada, realizzata con un processo fortemente innovativo, svolge sia una funzione estetica che tecnologica. Il design organico di Lovegrovetraduce le esigenze della tecnologia LED in una forma floreale che diffonde luce indiretta e collabora con l’aria per favorire la dissipazione termica.Florensis si declina nella versione da terra dimmerabile e in quella a parete.


ARTEMIDE - HOSHIGAME

Issey Miyake- Reality Lab.

2012

IN-EI ISSEY MIYAKE è nato dall'incontro tra la competenza Artemide nel mondo della luce e l'approccio innovativo del Reality Lab. verso i materiali e il design. IN-EI ISSEY MIYAKE realizzata da Artemide è una collezione di lampade a sospensione, da tavolo e da terra; le loro ombre create usando principi matematici, in 2 o 3 dimensioni, sono percorse da sottili e bellissime sfumature luminose. Le pieghe inimitabili, che determinano le forme plastiche e la solidità delle lampade, sono realizzate con una tecnologia originale, creata da Issey Miyake.  Grazie al materiale riciclato di cui sono fatte, che ha una trasparenza luminosa superiore a quella della carta, queste lampade mantengono perfettamente la loro forma senza necessitare di alcuna struttura interna


ARTEMIDE - ICARO

Carlo Forcolini

1984

Sembra davvero un'ala questa lampada illuminata dalla luce, quasi a ricordare il figlio del mitico Dedalo, che in fuga dal labirinto, fu lanciato verso il sole, e verso la sua rovina,  dall'ebrezza di quel volo artificiale. Corpo in metallo verniciato grigio metallizzato con schermo in acciaio forato cromato lucido e il diffusore in cristallo trasparente.


ARTEMIDE - ILIO

Ernesto Gismondi

2013

Estrema sintesi geometrica, spogliata di ogni digressione formale e portata all’essenziale, Ilio manifesta la sua presenza attraverso il colore saturo, disponibile in 7 varianti.Un cilindro monomaterico di alluminio porta all’estremità superiore un motore ottico LED da 39W che performa un’emissione indiretta diffusa di grande efficienza. Con più di 2700 lumen di flusso e un rendimento pari all’80% è in grado di assicurare l’illuminazione generale di un ambiente


ARTEMIDE - ITIS

Naoto Fukasawa

2006

Itis, vincitrice del Reddot Design Award nel 2007, è una lampada da tavolo che presenta soluzioni all’avanguardia in termini sia di materiali che di tecnologie. E’ costituita da una base in zama su cui s’innesta uno stelo, inclinabile da 0° a 90°, entrambi in metallo verniciato. La testa della lampada, orientabile di 180°, utilizza l’innovativa sorgente luminosa LED che fornisce una luce intensa e calda a bassi consumi.


ARTEMIDE - KAIO

Ernesto Gismondi

2001

 Lampada da tavolo. La costante ricerca verso nuove sorgenti luminose si concretizza con la proposta della nuova versione della lampada Kaio. La semplicità e la linearità della lampada da tavolo, già proposta nella versione LED, viene presentata oggi con una sorgente fluorescente di nuova generazione, ad alta efficienza luminosa, a bassa emissione termica che consente di manipolare la luce e direzionarla sull’asse orizzontale e su quello verticale.


ARTEMIDE - KALIAS

Ernesto Gismondi

1993

Famiglia di lampade da soffitto e parete, disponibili in diverse dimensioni e in varie composizioni. Struttura in metallo cromato e diffusore in vetro sabbiato colorato. Disponibili con lampada incadescenza opalina o con alogena dicroica.


ARTEMIDE - LED NET

Michele de Lucchi  - Alberto Nason

2010

Struttura in alluminio verniciato. Ogni Led è dotato di lente in metacrilato trasparente e di porta-lente in metacrilato satinato.


ARTEMIDE - LOGICO

Michele de Lucchi - Gerhard Reichert

2001

Il diffusore in vetro soffiato è utilizzato in apparecchi di differenti versioni e dimensioni e la sua forma modulare e organica si presenta a comporre numerose aggregazioni per generare differenti composizioni di luce.
Il diffusore in vetro soffiato, finitura seta lucida, conferisce un aspetto materico sia quando la lampada è spenta che quando è accesa. 
Il vetro seta è una miscela di pasta di vetro con sali opalini distribuiti in modo non uniforme. Il bordo superiore del diffusore è tagliato con un utensile diamantato.
Le geomentrie del diffusore, complesse e modulari, permettono l'accostamento secondo vari schemi, da tavolo, sospensione, parete e soffitto, come tessere di un mosaico.


ARTEMIDE - LOTEK

Javier Mariscal

2011

Lotek è un mix di semplicità formale e sofisticatezza tecnologica che, grazie all’estrema mobilità dei bracci, sa soddisfare le più svariate necessità di luce: "è adatta per leggere ma anche per lavorare con il computer. Il risultato coniuga l’essenzialità della prima lampada da tavolo a bracci mobili del ventesimo secolo, unita alla tecnologia delle sorgenti luminose LED di ultima generazione. Il passato é presente nel suo DNA e lo rivelano la sua forma, la sua funzione e i materiali con cui é costruita..


ARTEMIDE - MELAMPO

Adrien Gardère

2000

Famiglia di apparecchi da tavolo, terra e parete. Realizzate due dimensioni e due versioni di colore; base in zama e stelo in alluminio, diffusore in raso di seta, grigio o champagne. Diffusore orientabile in due o tre posizioni.


ARTEMIDE - MELETE

Pio e Tito Toso

2011

Lampada da parete in alluminio pressofuso verniciato.


ARTEMIDE - MERCURY

Ross Lovegrove

2007

Una lampada che consiste in una serie di grandi ciotoli fluttuanti sotto un disco di alluminio semplice e moderno. A loro volta, i ciotoli si riflettono l’un l’altro, facendo rimbalzare la luce tra le loro lisce superfici biomorfiche. Durante il giorno l’oggetto è una scultura che riflette le dinamiche della luce naturale e il movimento delle persone attorno a sé.
Materiali: corpo luminoso in alluminio pressofuso, corpi riflettenti in materiale termoplastico stampato ad iniezione con finitura metallizzata, riflettore in alluminio stampato.


ARTEMIDE - MESMERI

Eric Solè

2005

La linea plastica e sinuosa del corpo della lampada avvolge e maschera al suo interno la sorgente luminosa alogena o ad ioduri metallici, facendo sprigionare quasi per magia un morbido fascio di luce verso l’alto. Corpo in alluminio pressofuso.
Emissione indiretta, disponibile in versione alogena e a scarica. Colori: bianco, cromo, grigio matt.


ARTEMIDE - NESSINO

Giancarlo Mattioli Gruppo Architetti Urbanisti Città Nuova

Riedizione 2003

Riedizione aggiornata e reinterpretata della celeberrima Nesso. La Nessino di oggi esprime brillantemente lo spirito del nostro tempo: proposta attualmente in arancio trasparente che lascia intravedere la struttura interna, e nelle versioni coprenti bianco e arancio. Le dimensioni ridotte la rendono perfetta in ogni contesto: la forma discreta ma inconfondibile, e la capacità di illuminare l'ambiente e insieme di rivolgere luce diretta verso il basso, la fanno vivere perfettamente sia nelle abitazioni che su una scrivania da lavoro


ARTEMIDE - NESSO

Giancarlo Mattioli - Architetti Urbanisti Città Nuova

1967

L’iconica lampada da tavolo è il risultato di un concorso lanciato da Domus e incarna perfettamente lo spirito innovatore e anticonformista degli anni ’60. L’ampio diffusore sagomato a ombrello e la base sono realizzati in resina ABS nei colori bianco o arancio, stampati ad iniezione in stampi cromati. L’effetto complessivo è quello di una forma divertente e familiare, eppure elegante. L’emissione, assicurata da quattro lampadine nascoste, avviene in maniera diretta e in maniera diffusa grazie all’effetto schermante del materiale plastico.


ARTEMIDE - NUR

Ernesto Gismondi

2003

Serie di lampade a sospensione in tre misure diverse, corpo lampada in alluminio verniciato opaco; fonte luminosa alogena, dotata di filtri per ottenere lluce diretta colorata ed indiretta bianca. La versione "metamorfosi" permette tramite telecomando di gestire atmosfere di colore diverso e di controllare l'intensità luminosa. Di recente produzione è la versione "gloss", verniciata lucida, bianca e nera.


ARTEMIDE - ONFALE

Luciano Vistosi

1978

 Famiglia di lampade da tavolo e parete, in vetro soffiato opalino e bordo in cristallo trasparente riportato a caldo.


ARTEMIDE - PIPE

Herzog+De Meuron

2005

Creazione degli architetti svizzeri, ancora più celebri recentemente per la realizzazione dello Stadio Olimpico di Pechino, noto come il "Bird's Nest", Pipe è un'unica struttura costituita da un tubo d'acciaio, estremamente flessibile e rivestito da una guaina in silicone trasparente, termina con un diffusore di forma conica. Al suo interno un'ottica in alluminio purissimo realizza un'emissione dark light ed allo stesso tempo, tramite microforatura sulla superficie laterale, arricchisce il diffusore. Le caratteristiche fisiche del tubo e la finitura della guaina che lo riveste, rendono agevole l'orientamento della luce in qualsiasi direzione secondo le necessità di utilizzo. Diffusore, lente frontale e rosone in policarbonato trasparente. Riflettore in alluminio purissimo. La lente frontale ed il diffusore subiscono un particolare trattamento per prevenire l'invecchiamento dovuto ai raggi ultravioletti.


ARTEMIDE - PIRCE

Giuseppe Maurizio Scutellà

2010

Lampada a sospensione in alluminio verniciato. Da un disco sottile si aprono volute fluttuanti, che ricadono morbidamente verso il basso, creando magici effetti di forma e luce.


ARTEMIDE - PLATEA

Daniela Puppa - Francesca Martella

2010

Corpo lampada/riflettore in metacrilato verniciato; diffusore posteriore in metacrilato opalino.
La luce si diffonde sia dal taglio sulla superficie anteriore della lampada, sia dal diffusore posto nella parte posteriore.


ARTEMIDE - REA

Neil Poulton

2013

“Rea è un piccolo riflesso di se stessa, una scissione dell’ameba. O forse l’Enterprise di Star Trek, se i designers d’oggi sono ancora autorizzati a ricordare i sogni d’infanzia”. Neil PoultonUn gesto formale morbido caratterizza questa lampada da parete, disponibile in due misure (120mm e 170mm). Due dischi equivalenti e perpendicolari assolvono la funzione di supporto parete e alloggiamento dell’ottica a Led, che emette luce diffusa indiretta con un rendimento del 90%


ARTEMIDE - SOFFIONE

Michele de Lucchi - Alberto Nason

2008

Struttura in metallo, diffusore in vetro soffiato opalino.


ARTEMIDE - TALAK

Neil Poulton

2005

Famiglia di lampade da tavolo, terra, parete e sospensione. In versione florescente o a led; con base tavolo o morsetto, estremamente flessibile nell'utilizzo, poichè la fonte luminosa ruota di 360° e l'altezza è regolabile . La base è in ferro verniciato,  lo stelo in acciaio cromato lucido, il corpo lampada in resina termoplastica verniciata bianca.


ARTEMIDE - TALO

Neil Poulton

2001

Famiglia di apparecchi da parete e a sospensione. Disponibile in diverse lunghezze, singola o doppia con fonti luminose alogene o fluorescenti. Corpo in alluminio verniciato, testate di chiusura in alluminio pressofuso. Disponibile nei colori bianco, grigio silver, cromo.


ARTEMIDE - TETI

Vico Magistretti

1970

Parete-soffitto. Corpo componibile a più elementi in policarbonato traslucido o in resina termoplastica solo per versione bianca. Emissione di luce diretta. Colori: trasparente, antracite, arancio, blu o bianco.


ARTEMIDE - TIZIO

Richard Sapper
1972
 
Una storica lampada prodotta da Artemide nel 1972 che con i suoi bracci e contrappesi rimane ancora oggi un’oggetto estremamente moderno. In alluminio verniciato, la Tizio di Artemide viene prodotta nel 1972 su design di Richard Sapper, che crea un’innovativa lampada dove la parte strutturale e quella di funzionamento sono strettamente integrate. L’alimentatore che sta alla base della lampada, infatti genera corrente una tensione di 230V a 12V che arriva alla lampada alogena direttamente tramite la struttura a bachette e bottoni.La luce è orientabile ed i colori disponibili sono il nero (originale della prima versione) e il bianco e alluminio aggiunti poi nelle versioni successive.

ARTEMIDE - TOLOMEO

Michele de Lucchi e Giancarlo Fassina

1987

Tolomeo è la rilettura in chiave moderna della classica lampada da tavolo a molle. Nella Tolomeo il meccanismo a molle non è però enfatizzato, anzi è nascosto. La molla si estende all’interno del braccio per tutta la sua lunghezza, tenuta in tensione dal cavetto in mostra sopra al braccio. Tale sistema consente di guadagnare in leggerezza dell’apparecchio e giocare sulla misteriosità del meccanismo. Tolomeo vinse il compasso d'oro nel 1989; apprecchio luminoso, diventuo da quel momento uno dei più venduti al mondo e che ha, progressivamente, dato vita ad una completa famiglia di prodotti, da terra, parete e sospensione in diverse finiture e materiali.


DANESE

Danese nasce nel 1957 e da subito prende piede sul mercato, avvalendosi di designer come Enzo Mari e Bruno Munari. Nel 1999 l'azienda viene rilevata da Carlotta de Bevilacqua, che ne assume la presidenza. La sua vasta cultura, raccolta in anni di qualificanti esperienze lavorative in aziende leader del settore, per esempio Artemide, sono le basi per il rilancio di una strategia orientata al rinnovamento sulla continuità. La produzione Danese si articola su tre livelli - casa, ufficio, luci - mettendo in gioco un catalogo molto ampio di arredamento, complementi, oggettistica e apparati di illuminazione.


DANESE - FALKLAND

Bruno Munari

1964

"Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. Noi non facciamo lampade, mi risposero. E io: vedrete che le farete" B. Munari. La lampada Falkland definita "forma spontanea" assume il suo aspetto quando viene sospesa, per effetto della gravità.

"l'usignolo canta, l'albero fiorisce, l'uomo inventa armonie, di suoni, di colori, di forme, di movimenti" B. Munari "Teoremi sull'arte".


DE MAJO - BLADE

Apparecchio a parete in alluminio satinato naturale o rosso, con possibilità di regolazione del fascio luminoso inferiore.


DE MAJO - CHARLOTTE

Famiglia di prodotti a sospensione versione singola, a 2, a 3 e a 6; a parete versione singola e a 3; a terra; a tavolo; a soffitto. Diffusore in vetro cristallo trasparente. Montatura in metallo cromato e acciaio lucido.


DE MAJO - ELORO

L'idea di questa famiglia di prodotti è nata dal ricordo delle luminarie che addobbavano il corso della città di Noto in occasione della festa del patrono, San Corrado. Esse erano costituite da anelli di di legno di diverso diametro che reggevano delle semplici lampadine a bubo.

Baboche in cristallo molato e gocce in vetro disponibili in colore rosso, nero e cristallo. Prodotto fornito con e senza paralume in seta. Montatura disponibile in metallo cromato o finitura "ruggine".


DE MAJO - ISHI

Lampada a parete in metallo acciaio spazzolato con vetri di protezioni in cristallo extrachiaro sabbiato. Disponibile nelle misure 41 cm, 55 cm, 76,5 cm; 102,5 cm; lampade alogene o fluorescenti.


DE MAJO - LUME'

Famiglia di prodotti a sospensione versione singola, a 2, a 3 e a 6; a parete versione singola e a 3; a terra; a tavolo; a soffitto. Diffusore in vetro soffiato cristallo trasparente. Montatura in metallo cromato e acciaio lucido.
Nuove versioni a sospensione diam. 50 diffusore in vetro lattimo e vetro nero trasparente


DE MAJO - OTTO X OTTO

Famiglia di prodotti a sospensione versione singola, a 2, a 3 e a 6; a parete versione singola, a 2 e a 3; a terra; a tavolo; a soffitto e incasso. Vetro in cristallo extrachiaro. Montatura in metallo cromato.


DE MAJO - OXYGENE

Lampade da tavolo h 28 o 45 cm. Base in lattimo, diffusore in vetro cristallo trasparente, filtri in vetro rosso e blu satinato.


DE MAJO - PERLAGE

Famiglia di lampade da terra, sospensione e parete. Base in cristallo extra chiaro, diffusore in vetro satinato bianco, montatura in metallo cromato.


DE MAJO - PLANA

Lastra in cristallo extrachiaro, montatura in metallo laccato grigio artico con particolari cromati. 3 lunghezze : 80 CM (T5 fluorescente lineare 24w); 110 CM (T5 fluorescente lineare 39w); 140 cm (T5 fluorescente lineare 54w). Disponibili anche in versione dimmerabile.


DE MAJO - POLI PO'

Famiglia di prodotti da terra, tavolo, parete, sospensione e soffitto/parete, con diversi numeri di braccia. Diffusori a scelta disponibili nei seguenti colori satinati: bianco, cristallo, verde barena, giallo, blu, bluino, ambra, giallo melone, rosso tangeri, acquamare, rosso, viola, verde, verde mela, grigio antracite. Montatura in metallo cromato o nichel satinato per tutti i modelli.


DE MAJO - SPIDER

Lastra in cristallo extrachiaro con fascia molata o con riquadro centrale sabbiato. Montatura in metallo cromato. 2 dimensioni: 50x50 e 60x60, alogena da 150w.


DE MAJO ILLUMINAZIONE

De Majo illuminazione produce e vende apparecchi di illuminazione da 60 anni eleggendo come mercato di riferimento quello composto da persone che prediligono lo stile, il talento e il design italiano.Al vetro, materiale a cui è particolarmente legata dalle origini e dalla produzione tutt’ora esistente a Murano, affianca altri materiali, senza rinunciare ad una produzione di altissimo livello nei lampadari classici, anche rivisitati con concetti assolutamente innovativi. De Majo si identifica in due linee prodotti dalla grande personalità: Contemporaneo - Linee moderne, enfatizzate da un materiale terso e puro come il cristallo, coniugano al meglio le esigenze di rigore espressivo e di efficienza luminosa; Tradizione - Il lampadario veneziano che pur traendo dalla tradizione muranese un grosso contributo di ispirazione, sa interpretare con sorprendente attualità gli stili e le tendenze moderne.


DEBSCH

Abbiamo fondato DEBSCH LIGHTING nel 1987. L'obiettivo che ci prefiggiamo fin dall'inizio è la ricerca della professionalità. Ogni prodotto che offriamo al pubblico è anzitutto un oggetto dal design innovativo; esso in più nasconde dentro di sè la grande passione di noi della Debsch Lighting: agire con professionalità. Questo si traduce in una progettazione accurata con una forte componente tecnologica, una cura senza risparmio per avere solo i materiali migliori, i severi controlli di qualità in produzione, un'efficiente assistenza al cliente pre e post vendita. Ogni lampada delle collezioni Debsch Lighting è pensata per una clientela esigente che vuole avere per sè oggetti originali e sicuri i quali anticipano e sorpassano le tendenze di moda.


DEBSCH - GEMELLI

Apparecchio di illuminazione a sospensione a luce diretta. Corpo in metallo, disponibile nelle finiture grigio e bianco. Versione da 1 e 2 luci. Contrappeso sferico in metallo che consente il movimento frizionato UP/DOWN nei punti luce. Cavi di sospensione in acciaio. Le teste a forma conica hanno la funzione di riflettore. Sfere in vetro di Murano colorato: blu, bianco, verde, rosso, ambra e acquamare. Trasformatore incluso. Altezza personalizzabile.


DEBSCH - JEI DI

Apparecchio di illuminazione a sospensione a luce diffusa. Corpo in metallo, disponibile nelle finiture cromo, grigio chiaro metallizzato, nero antracite. Scorre verticalmente su cavo di acciaio. Diffusore esterno in vetro pyrex verniciato bianco. Diffusore interno in vetro pyrex sabbiato. Alimentazione con cavo a spina. Dimmer. Jei Di è disponibile anche nella versione a parete con corpo in metallo, nelle finiture cromo, grigio chiaro metallizzato e bianco. Diffusore in vetro pyrex verniciato bianco ad alta temperatura.


DEBSCH - MR FRANZ

Apparecchio di illuminazione da parete. Corpo in metallo verniciato grigio chiaro metallizzato con dettagli cromati. Braccio mobile che consente il movimento rotatorio del punto luce. Paralume regolabile. L'apparecchio è arricchito dalla sfera di vetro Murano disponibile nei colori: cristallo, blu, rosa, verde, rosso, giallo, acquamare e ambra.


DEBSCH - ONDEX LONG

Lampada da parete in metallo. Vernice grigio chiaro metallizzato e particolari cromati. Alimentazione con cavo a spina. dimmer.


DEBSCH - ONDEX PARETE

Lampada da parete in metallo. Vernice grigio chiaro metallizzato e particolari cromati. Sferetta in vetro Murano colorato (acquamare, cristallo, blu, verde, rosso, ambra).


DEBSCH - PRINCESS

Apparecchi di illuminazione a sospensione a luce diffusa. Diverse misure e numero di punti luce. Cavi di sospensione in acciaio. Corpo in metallo verniciato grigio chiaro metallizzato. Diffusori in vetro bianco opale (40w max). In alternativa, su richiesta, diffusore pyrex verniciato bianco o diffusore parzialmente sabbiato (75w max). Possibilità di misure personalizzabili


DEBSCH - SILLA A,B,C

Serie di apparecchi di illuminazione da parete a luce diffusa. Corpo in metallo, disponibile nelle finiture cromo, grigio metallizzato e bianco. Versione a 1 o 2 luci. Versione per installazione su specchi. Diffusore bianco opale (60w max). In alternativa, su richiesta, diffusore pyrex verniciato bianco o diffusore parzialmente sabbiato (75w max).


DEBSCH - WALLI

Apparecchio di illuminazione da terra. Corpo in alluminio verniciato grigio chiaro metalizzato. Parabole di riflessione in alluminio lucido. Schermi in policarbonato bianco, disponibili su richiesta anche nella finitura blu.


EGOLUCE

EGOLUCE srl nasce nel 1978 per produrre apparecchi di illuminazione di qualità; prodotti che trovano collocazione nell'ambito dell'illuminazione d'interni, da quello rivolto al settore abitativo a quello tecnico/architetturale, con la proposta di un'ampia gamma di apparecchi che utilizzano le sorgenti luminose più recenti. La qualità della luce è l'obbiettivo principale dell'azienda. Recentemente l'azienda ha sviluppato un serie di prodotti che sfrutta la nuova fonte luminosa, i led.


EGOLUCE - ALEA

Lampade orientabili (360°) da parete, soffitto o sospensione in alluminio anodizzato, vetro bianco satinato o metallizzato a specchio, con strutture in PPS verniciato o metallo cromato.Per la versione in alluminio una serie di schermi opzionali in acciaio o vetro permette di ottenere effetti luminosi sulla parete. Sospensione con elemento per il decentramento. L’effetto specchio/trasparenza dei modelli in vetro, è dovuto alla particolare metallizzazione.


EGOLUCE - DALLASDUE

Lampade da terra, tavolo e parete orientabili ed estensibili in ottone lucido. Versioni da terra con altezza regolabile. Lampada E14 60W

 


EGOLUCE - DAMA

Famiglia di prodotti da terra e da tavolo in vetro soffiato satinato bianco o ambra chiaro; strutture in nichel satinato.


EGOLUCE - EDY

Famiglia di faretti ad incasso in metallo. Cornici in metallo cromato, nichel satinato, verniciato bianco o grigio. Disponibili nelle dimensioni 9x9cm,  luce diretta ed indiretta, 230 e 12v; possibilità di installazione su pareti in calcestruzzo e muratura, con piastra e cassaforma. Disponibile anche versione maxi, 14x14  cm, e mini con fonte luminosa a led.


EGOLUCE - FOKUS

Lampade orientabili (360°) da parete, tavolo, soffitto e sospensione. Diffusori in alluminio anodizzato o verniciato bianco, vetro bianco satinato o metallizzato a specchio. Strutture in PPS verniciato o metallo cromato. Per le versioni in alluminio, una serie di schermi in acciaio o vetro opzionali permette di ottenere svariati effetti luminosi. Sospensioni con elemento di decentramento. Versioni da tavolo disponibili solo con diffusori in vetro. L'effetto specchio/trasparenza dei modelli in vetro metallizzato è dovuto al particolare processo di cromatura.


EGOLUCE - FUSO'

Lampada da parete in vetro soffiato satinato bianco con particolari cromati. Reattore elettronico incorporato.


EGOLUCE - MAGIA

Globo a sospensione in vetro soffiato metallizzato, con diffusore interno in vetro pirex satinato bianco. L'effetto di trasparenza della lampada accesa e di specchio a lampada spenta è dovuto alla particolare metallizzazzione del vetro. Struttura in metallo cromato, diam. 20 cm, lampada alogena 60w.


FLOS

All'inizio della storia c'è l'incontro di Arturo Eisenkeil, che a quei tempi importava alcuni polimeri dagli Stati Uniti, con Dino Gavina e Cesare Cassina. Era il 1962. Insieme decisero di fondare Flos, azienda che permettesse loro di applicare quei nuovi materiali al mondo dell'illuminazione. La spinta alla sperimentazione porta subito l'azienda a collaborare con i fratelli Castiglioni e con Tobia Scarpa. Nel 1974 acquisisce Arteluce e, nel 2005, viene dato un forte impulso al settore architectural con l’acquisizione della maggioranza della società spagnola Antares, specializzata in prodotti per illuminotecnica creando così per il mercato residenziale Flos Architectural Lighiting, che coniuga l’anima ingegneristica e quella poetica della luce.
Parallelamente alla collaborazione con i design italiani, Flos rivolge la sua attenzione alle figure emergenti del panorama internazionale infatti nel 1988 inizia la collaborazione con Phlippe Starck al quale seguono Jasper Morrison, Konstatin Grcic, Marc Newson, Antonio Citterio, Marcello Ziliani, Marcel Wanders, Sebastian Wrong, Laurene Leon Boym, Piero Lissoni, Rodolfo Dordoni, Tim Derhaag, Johanna Grawunder, Joris Laarman. Knud Holscher e Patricia Urquiola.
I valori principali di Flos sono quelli di sperimentare materiali e tecnologie innovative inglobandoli in progetti di luci a misura di spazio, ricchi di varietà formale e possibili declinazioni: dal basico al lusso.


FLOS - ARCHIMOON SOFT

Philippe Starck
 1998


Lampada da tavolo a luce diretta e diffusa. Diffusore interno in vetro borosilicato pressato con finitura acidata. Diffusore esterno in tessuto plissettato. Supporto diffusori in lega di alluminio pressofuso, verniciato di colore grigio a liquido. Assieme struttura, verniciato a liquido di colore grigio, composto da bracci in lega di alluminio estruso, tiranti di acciaio, molle in acciaio inossidabile e giunti in poliammide rinforzata con il 50% di fibra di vetro stampati ad iniezione.
BASE in lega di zama pressofusa, verniciata di colore grigio a liquido.


FLOS - ARCO

Achille e Piergiacomo Castiglioni

1962

La lampada Arco, un esempio di semplicità, di design essenziale e forme leggere. Achille Castiglioni nel 1962 disegna una splendida lampada, dalle linee tutt’ora contemporanee. Un designer di influenza mondiale che ha concepito, in maniera del tutto rivoluzionaria per quegli anni, una lampada che non somigliava assolutamente alle altre già presenti sul mercato, dal design ispirato, nel nome e nella forma da un semplice arco. Dal 1962 continua ancora a far parlare di sé, una lampada come icona di uno stile, di un periodo, famosa e geniale. La prima lampada da terra ad avere le caratteristiche illuminotecniche e fisiche di una lampada da sospensione.


FLOS - B.L.O.

Marcel Wanders

2001

Il talento istrionico ed eclettico di Wanders crea questa lampada-bugie che si accende e si spegne con un soffio, proprio come quelle che i nostri nonni tenevano sul comodino e si portavano in giro per la casa di notte. Riflettore di acciaio inox lucidato. Base in polimetilmetacrilato (PMMA) colorato stampato ad iniezione. La funzione ON/OFF dell’apparecchio, avviene
mediante soffio o normale interruttore su cavo


FLOS - BRERA

Achille Castiglioni

1992

Il risultato formale del diffusore, che ricorda per analogia l’uovo dipinto da Piero della Francesca nella Pala dei Montefeltro presente alla Pinacoteca di Brera di Milano, ha suggerito di identificare con il nome “Brera” questa serie di lampade. Brera si rifà al fascino classico e discreto di una delle zone più romantiche della vecchia Milano. Lampada a sospensione a luce diffusa. Diffusore in vetro opalino incamiciato con finitura acidata. Supporto diffusore ed elemento di aggancio dello stesso al corpo lampada in policarbonato opalino  stampato ad iniezione. Rosone composto da attacco a soffitto e da copertura in poliammide caricato con fibra di vetro entrambi stampati ad iniezione.


FLOS - FRISBI

Achille Castiglioni

1978

Lampada a sospensione diretta e diffusa. Il piatto diffusore è realizzato in PMMA di colore bianco opalino ed è fissato al corpo dell'apparecchio per mezzo di 3 sottili cavi in acciaio armonico. Il riflettore è in lamiera cromata lucida esternamente, mentre internamente è verniciato bianco lucido. Il cavo di sospensione rigido, allungabile, arriva ad un massimo di 390 cm. Attacco E27; max 150W.


FLOS - FUCSIA

Achille Castiglioni

1992

 

Lampada a sospensione adatta a risolvere il problema di un’uniforme illuminazione diretta e diffusa su varie dimensioni di piani. Il corpo lampada presenta caratteristiche di disegno e di dimensioni tali da consentire, oltre all’utilizzo del singolo, soluzioni multiple.Ogni corpo è composto di un portalampade cilindrico in metallo rastremato nella parte superiore con testa tronco-conica in tecnopolimero con tre nottolini di regolazione in plastica.

La scelta di realizzare una lampada a sospensione con più punti luce si ricollega alla tipologia dei lampadari di una volta e trova ispirazione da un lampadario a più punti luce progettato dal padre Giannino Castiglioni per la propria casa di Lierna negli anni ’30.


FLOS - GATTO

Achille e Piergiacomo Castiglioni

1960

Gatto fa parte della serie di lampade che i fratelli Castiglioni realizzarono per Flos all'inizio degli anni 60 sperimentando la resina cocoon, appena importato dagli Sati uniti
Con un procedimento quasi artigianale (che giustifica in parte il costo di queste lampade) si fa ruotare la struttura metallica e tramite una apposita pistola il cocoon viene applicato a spruzzo fino a costituire una superficie omogenea; tale procedimento fu anche brevettato dai Castiglioni.


FLOS - GLO BALL

Jasper Morrison

1998

Lampada da tavolo a luce diffusa. Diffusore composto da un vetro opalino incamiciato, soffiato a bocca, con finitura esterna acidata e da una ghiera filettata in lega di alluminio pressofusa, con finitura galvanica “cromatazione alodine”. Base composta da un elemento stampato ad iniezione in poliammide rinforzato con il 30% di fibra di vetro e supporto diffusore in lega di alluminio pressofusa, verniciato di colore grigio a liquido


FLOS - KELVIN T

Antonio Citterio e Toan Nguyen

2003

La lampada da tavolo produce luce diretta, ha il braccio fisso e diffusore regolabile.
All'interno il diffusore, colorato bianco, è realizzato in lega di alluminio pressofuso. L'esterno del diffusore è realizzato in policarbonato trasparente. La struttura è relazzata con tubolare di alluminio estruso, lucidato trasparente. Interruttore On/Off sul diffusore. Lampadina ad incandescenza 1x60W E27 IAA/W.


FLOS - LAMPADINA

Achille Castiglioni

1972

L'essenzialità dell'oggetto. Lampada da tavolo, a luce diffusa e diretta. a fonte luminosa è una lampada globolux in vetro da 40 w, parzialmente sabbiata su un lato della sfera.
L'interruttore on/off è collocato sul vano portalampade. Il cavo elettrico, lunghezza fino a 230 cm, è riavvolgile sulla base in alluminio anodizzato.
Disponibille nelle versioni nero e arancio. 


FLOS - MISS K

Philippe Starck

2003/2004

Lampada da tavolo ad illuminazione diretta e diffusa. Corpo in polimetilmetacrilato completamente trasparente; diffusore interno in policarbonato opalino. Lampada alogena da 100 w, dotata di dimmer. Disponibile nelle versioni alluminio, nero con interno dorato, rossa.


FLOS - MISS SISSI

Philippe Stark

1991

Lampada da tavolo a luce diretta e diffusa. Corpo lampada, diffusore e supporto diffusore sono stampati ad iniezione in policarbonato colorato. Miss Sissi è una lampada da tavolo, nata come scommessa, primo apparecchio Flos ad essere prodotto in policarbonato, best-seller, un'icona del design


FLOS - PAPILLONA

Tobia Scarpa

1975

Uno stelo minimalista a luce indiretta, monta lampada alogena da max 300 w, dotata di dimmer. I riflettori-diffusori sono in vetro prismatico metallizzato. I supporti dei diffusori, lo stelo e la base sono in lega di alluminio, verniciata a liquido. Disponibile nei colori grigio/nerro, rosso/nero, nero/nero.


FLOS - PARENTESI

Achille Castiglioni e Pio Manzù

1970

La progettazione della lampada prende spunto da uno schizzo di Pio Manzù (scomparso nel 1969) dove una scatola cilindrica con una fessura per la luce scorreva su un’asta e la si fissava con una vite. Secondo lo schizzo Pio Manzù avrebbe forse fissato a soffitto e a terra la lampada. Castiglioni nel suo progetto sostituisce l’asta con una corda metallica che, deviata, fa attrito e permette alla lampada di stare in posizione senza il bisogno di alcuna vite.  Parentesi nel 1970 fu presentata al pubblico in un kit, ideato dallo stesso Castiglioni: in questa confezione erano collocati tutti i pezzi della lampada facilmente montabili; era realizzata con la tecnica della formatura sottovuoto, ed era costituita da un guscio bianco di base perfettamente incastrabile su quello trasparente di chiusura. L’imballo era facilmente trasportabile grazie alle maniglie laterali ricavate nella confezione stessa. Compasso d’Oro: 1979.


FLOS - ROMEO MOON

Philippe Starck

1996

Elegante e minimale la serie Romeo Moon ideata da Starck, che si è poi evoluta nella più leggera formula soft, in tessuto, e nella più raffinata linea Louis II in cristallo soffiato.  Lampada a sospensione con diffusore interno in vetro borosilicato pressato con finitura acidata, diffusore esterno in vetro trasparente pressato.. Il cavo di sospensione in acciaio misura fino a 400 cm. Il modello è disponibile in due diverse grandezze: S1 (ø 34 cm) e S2 (ø 50 cm). Lampadina da 150 W con attacco E27. La lampada è prevista nella versione da tavolo, da terra e da parete.


FLOS - SPLUGENBRAU

Achille e Piergiacomo Castiglioni

1964

Lampada a sospensione, disegnata dai fratelli Castiglioni, realizzata per l'omonima birreria arredata dai due designer a Milano nel 1961 . Lampada a sospensione a luce diretta. Riflettore in alluminio tornito in lastra lucidato e zapponato. Attacco a soffitto di acciaio e rosone in ABS sottovuoto di colore bianco lucido.


FLOS - SPUN LIGHT

Sebastian Wrong

2003

Lampada da tavolo a luce diffusa. Corpo e diffusore in metallo tornito in lastra, bracci supporto diffusore e supporto portalampada in lega d’alluminio pressofuso, tutti verniciati a liquido nei colori sottindicati. I supporti diffusore sono in policarbonato bianco stampato ad iniezione. Schermo diffusore superiore in vetro pressato con finitura sabbiata.


FLOS - TOIO

Achille e Piergiacomo Castiglioni

1962

Struttura brutale, oggetto assemblato, proggetto all'ennesima potenza...sono solo alcune delle definizioni che hanno cercato di inquadrare questo pezzo di bravura dei fratelli Castiglioni.

Un sottile stelo di ottone sostiene un faro di una FIAT 500 che  costituisce la fonte di luce.  L'idea è stata originale e  decisamente fortunata: Toio infatti è esposta al Museum of Modern Art (MoMA) di New York  e ancora oggi, dopo più di trent'anni, costituisce  uno dei prodotti di maggior successo della FLOS. 


INGO MAURER

Un seduttore della luce. Ingo Maurer nasce nel 1932 sull'isola di Costanza. Un autodidatta del design, con un percorso assolutamente personale nel mondo della luce; in lui, infatti,  l'amore per l’illuminazione risale ai tempi in cui da bambino osservava i riflessi luminosi sui muri e sugli alberi. Nei primi anni ’60 fonda a Monaco lo studio “Design M” dando il via ai primi progetti di lampade. Tutti all’insegna dell’ironia e della provocazione. E' del 1966 che dalle vetrerie di Murano esce la sua prima creazione luminosa: semplice lampadina a incandescenza rinchiusa in una lampadina gigante di vetro soffiato e base cromata lucida. Come in molti suoi lavori è evidente da subito l’interesse per materiali poveri (plastica e alluminio) a favore di un’immagine semplice e artigianale. Cardini della sua opera sono la mobilità dell’oggetto e l’emozionalità del manufatto. Che diventa protagonista dell’arredo di una stanza. I suoi prodotti sono veri e propri giochi: forme essenziali che offrono molteplici possibilità di combinazioni.  Dagli anni ’80 collabora con un consolidato team di designer, con cui non solo progetta, ma produce, inventa, sperimenta, realizza e vende. Nel corso della sua attività ha lavorato con svariati marchi e firme internazionali, tra cui il designer Dagmar Mombac, la Random International e Osram. Ha dato vita non solo a creazioni per interni, ma anche a installazioni urbane e pubbliche.


INGO MAURER - BULB

Bulb consiste in una semplice lampadina contenuta in un involucro di vetro soffiato fatto anch'esso a lampadina. A bulb in a bulb makes a bulb.

Elemento archetipico, simbolo della luce, la lampadina costituisce il leit motiv dell'opera di Ingo Maurer, un riferimento sia da un punto di vista espressivo sia sotto il profilo concettuale.


INGO MAURER - CAMPARI LIGHT

Raffaele Celentano, nel 2002, rivisita la celeberrima bottiglia Campari, disegnata nel 1932 dal futurista Depero, e la fa diventare, nello spirito giocoso, ma anche di continue rievocazioni artistiche di Ingo Maurer, una sospensione.


INGO MAURER - CANNED LIGHT

La Campbell Soup, che per Andy Wharol rappresentava l'immaginario popolare da replicare migliaia di volte in modi diversi, che per noi è diventata una delle icone della Pop art, ancora una volta diviene nella factory di Ingo Maurer la "scusa" per fare una nuova lampada. Cristoph Mattias e Hagen Sczech, 2003, trasformano ciò che era prima un semplice barattolo di zuppa e poi un oggetto artistico, in una sospensione. E come spesso nello spirito giocoso di Ingo, Canned Light si presenta come un barattolo da stappare.


INGO MAURER - GAKU

Ingo visita per la prima volta il Giappone nel 1969, e da allora l'estetica giapponese è estremamente presente in tutta la sua opera. La serie delle MaMo Nouchies, in cui palese è l'influenza del lavoro di Isamu Noguchi, è quella in cui la sensibilità giapponese è più fortemente associata alla ricerca del bello in sè.

 


INGO MAURER - JOHNNY B. GOOD

La sospensione è ridotta al suo minimo estetico, ma non per questo viene meno la sua versalità. L'utente la può alzare o abbassare, utilizzando una molla posizionata sul cavo di alimentazione che è anche di sostegno, può modulare continuamente la luminosità mediante un interruttore a sensore con funzione di memoria. Johnny B. Good è una di quelle lampade con cui Ingo Maurer ci vuole far interagire, non solo guardare, accendere o spegnere.


INGO MAURER - KOKORO

Kokoro in giapponese ha diversi significa, "essenza", "soffio vitale", più ampliamente anima; in diversi casi sta anche ad indicare "cuore retto", "giusto animo". Allora quest'oggetto si può interpretare come la luce, il soffio vitale, che si specchia nel suo cuore? oppure il cuore che rflette quindi orienta il proprio soffio vitale?


INGO MAURER - LIGHT AU LAIT

"La luce al latte", uno degli innumerevoli giochi di parole di Ingo Maurer. Una tazza di porcellana diventa portalampada e il suo cucchiaino interruttore.


INGO MAURER - LUCELLINO

Una delle creazioni più famose, declinata poi in lampada a sospensione, soffitto, parette e tavolo. "Lucellino", nell'innamoramento che Ingo ha per la lampada a bulbo, è un oggetto quasi animato che, con le sue ali fatte di piume d'oca, sembra sempre spiccare il volo. 


INGO MAURER - MAX.KLUGER

L'essenzialità apparente dell'oggetto associata ad un'estrema complessità. Max.Kluger è una lampada da tavolo ruotabile e inclinabile in continuo in tutte le direzioni mediante un giunto sferico fissato alla base del braccio telescopico estensibile da 60 a 90 cm. Il riflettore, grazie ad una leva, può essere regolato in tutte le direzioni e un varialuce regola anche l'intensità luminosa.


INGO MAURER - ONE FROM THE HEART

One from the Heart, è, come anche Bibibibi o Don Quixote, uno di quegli oggetti creati da Ingo Maurer quasi ibridi, quasi dei personaggi inanimati, delle sculture scherzose ma anche un pò ironiche.


INGO MAURER - YAYAHO

Nel 1980 Ingo Maurer si trova in un piccolo paese ad Haiti a festeggiare il nuovo anno e verso l'alba, si ferma ad osservare la luce emessa dalle lampadine che gli abitanti del paese avevano fissato direttamente a cavi sospesi lungo le strade. Da lì nacque l'idea: una lampada costituita da cavi tesi da muro a murocon una serie potenzialmente infinita, per qualità e quantità, di luci a essi attaccati. Nel 1984 Ingo Maurer presenta YaYaHo ad Euroluce.


INGO MAURER - ZETTEL'Z

Zettel'z non esiste fino al momento in cui l'utente non lo compone, ed è l'utente che decide la forme, i giochi di luci ed ombre, i bigliettini che raccontano qualcosa e quelli bianchi con cui può raccontare qualcosa.
In questo caso Ingo Maurer non ci invita solo a giocare ad essere co-designer con lui, ma più profondamente ci induce da un lato ad illuminare, disvelare, le parole con la luce e d'altro a far splendere la luce attraverso la carta e i messaggi che essa contiene.


VENINI

Alle sue fondamenta c'è soprattutto la passione. Quella per l'arte e per il vetro. La passione che nel 1921 riunisce i fondatori: Paolo Venini avvocato milanese nato da una famiglia in qualche modo legata al settore, e Giacomo Cappellin, antiquario veneziano. La realtà che va a delinearsi va a radicarsi sulla maestria secolare dei maestri muranesi e sulla creatività del pittore Vittorio Zecchin, direttore artistico fino al 1925. Capace in quattro anni, di tracciare le linee espressive che portarono l'azienda alla realtà di oggi. Il successo arriva nel 1925, alla grande esposizione di Parigi. Nel 1932 la guida artistica viene assunta direttamente da Venini, ormai esperto. Inizia una lunga stagione di collaborazione con artisti, designers e architetti che non si è ancora conclusa. Con la morte di Venini nel 1959, la direzione passa al genero Ludovico Diaz di Santellana, che ne conferma e potenzia l'impostazione. Nel 2001 l'azienda è stata acquistata dal gruppo Italian Luxury Industries, la società della famiglia Chimeto attiva da tanti anni nel campo della gioielleria. Venini oggi significa vasi, lampade, arredamento, gioielli e decorazioni. Quella di Venini è la più grande Fornace artigianale di Murano con 7 maestri vetrai, 13 forni accesi 24 ore al giorno per 11 mesi all’anno, 18 apparecchi per molatura, 500 tonnellate di sabbia silicea lavorata all’anno.


VENINI - 99.80.01.12

Giò Ponti

1946

Lo stile è quello retrò degli Anni Quaranta dalle linee bombate, la lavorazione è quella tradizionale del vetro muranese - soffiato e lavorato a mano - i colori quelli viavci delle pietre preziose, inusuali in un lampadario. Disegnato nel 1946 da Giò Ponti, è riedito nel 1989.


VENINI - ABACO

Lampada a sospensione, con contrappeso alla base. Possibile composizione di 3 o 5 sfere, di diverso colore e lavorazione del vetro: cristallo balloton, ambra balloton, ametista rigadin dritto, lattimo, bluino filigrana, talpa spirale, cristallo satinato, cristallo filigrana lattimo, etc.


VENINI - ANNI TRENTA

Famiglia composta di lampade da tavolo, terra, parete e sospensione.
Versione vetro lattimo, nero e pagliesco. Montature nero, cromo e dorato.

 


VENINI - ARGEA

Famiglia di lampade da terra, parete e soffitto.

Versione con diffusore lattino e base sfera cristallo con inclusione di foglia argento. Versione con diffusore pagliesco e base sfera cristallo con inclusione di foglia oro.


VENINI - SELENA

Famiglia di lampade da tavolo e parete. Sovrapposizione di quattro strati colorati di vetro in tre versioni; cristallo, lattimo, corallo, talpa - cristallo, lattimo, zolfo, pagliesco; cristallo, lattimo, avorio, arancio.


VENINI - SELTZ

Lampada da tavolo, h 63 cm, composta di paralume in tessuto e base in vetro rigadin acquamare.


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